Tipologia.

In funzione dell’uso attuato e delle modalità con cui ne viene consentito l’utilizzo si individuano due macro-categorie di utenze di acque pubbliche:

  • Derivazioni ad uso domestico soggette solo a comunicazione: l´estrazione e utilizzazione da parte del proprietario del fondo di acque sotterranee, ivi comprese le sorgenti, destinate all´uso domestico (igienico e potabile, innaffiamento di orti e giardini, abbeveraggio del bestiame, purché tali usi siano destinati al fabbisogno del proprio nucleo familiare e non configurino un´attività economico-produttiva).
  • Derivazioni ad uso extradomestico soggette a concessione: Chiunque – persone fisiche, in forma singola o associata, e persone giuridiche di diritto pubblico o privato – abbia necessità di utilizzare acqua pubblica, ad uso non domestico (si vedano le definizioni di domestico nella sezione apposita) deve presentare una richiesta per la concessione di acque pubbliche per uso extra-domestico.
  • Concessioni ad uso Idroelettrico.

A carico del richiedente rimangono gli adempimenti previsti dalla Legge 04/08/1984 n. 464, per le perforazioni che superano i 30 m di profondità, ovvero la comunicazione dell’inizio dei lavori di perforazione all’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Via Vitaliano Brancati n. 48, 00144 Roma – nei trenta giorni antecedenti il loro inizio e dovrà far pervenire allo stesso Ufficio, entro trenta giorni dall’ultimazione dei lavori, una relazione sui risultati della ricerca, secondo quanto disposto dalla stessa legge, utilizzando esclusivamente gli appositi moduli scaricabili dal seguente sito web di ISPRA