AUTORIZZAZIONE/CONCESSIONE DI ACQUA E DI SUOLO DEMANIALE

CONCESSIONE DI ACQUA E DI SUOLO DEMANIALE
1. Qualora una derivazione di acqua pubblica presupponga, per la realizzazione delle opere e l’esercizio della stessa, l’occupazione
di aree demaniali, è adottato un unico provvedimento di concessione per la derivazione di acqua e per l’occupazione dell’area.
L’importo del canone da corrispondere annualmente è relativo alla sola concessione della risorsa idrica.
2. Nel caso in cui la derivazione richiesta riguardi acque superficiali o sotterranee situate in aree appartenenti al Demanio
Forestale dello Stato, la concessione viene rilasciata con le modalità di cui al presente Regolamento, previa acquisizione
dall’autorità competente del titolo concessorio dell’area demaniale.
3. Nel caso in cui la derivazione richiesta riguardi acque superficiali o sotterranee situate in aree appartenenti al Demanio
Regionale, la concessione viene rilasciata con le modalità di cui al presente Regolamento, previa acquisizione dall’autorità
competente del titolo concessorio dell’area demaniale se necessario.
4. La documentazione per il rilascio dell’Autorizzazione/concessione deve essere presentata dalla Ditta interessata alla Società
che ne seguirà alcune fasi istruttorie. Nello specifico la documentazione integrativa rispetto a quella indicata al’Art. 15 e,
necessaria al rilascio dell’autorizzazione/concessione è:
• Versamento di € 100,00 per nuova concessione o di€ 50,00 per rinnovo concessione attraverso PagoPA;
• Documento di identità e codice fiscale in corso di validità;
• Indirizzo PEC o di posta elettronica su cui ricevere le comunicazioni;
• Progetto della derivazione (a firma di professionista abilitato in n. 2 copie di cui una digitale) composto dai seguenti elaborati:
• Relazione tecnica descrittiva dettagliata con particolare riferimento allo stato di fatto dell’area demaniale oggetto di
richiesta di concessione, nonché delle eventuali condizioni strutturali delle opere arginali esistenti e dell’attività che si
intende svolgere sull’area richiesta in concessione; illustrante modo e scopo del prelevamento d’acqua e delle opere relative,
quantitativo da derivare, modalità, tempi, referenze catastali e tutte le caratteristiche della derivazione e dell’eventuale
restituzione. Nel caso di uso irriguo dovranno inoltre essere specificati la superficie del terreno da irrigare e gli estremi
catastali delle particelle interessate, i tipi di colture praticate e il sistema di irrigazione.
• Corografia dell’I.G.M. in scala 1:25.000 e planimetria in scala 1:10.000 con indicata l’ubicazione dell’opera, e con indicazione
dell’area chiesta in concessione
• Piano topografico.
• Profili longitudinali e sezioni trasversali del corso d’acqua e dell’eventuale canale derivatore.
• Particolari costruttivi in pianta, prospetto e sezione dell’opera di presa e dell’eventuale restituzione in scala non inferiore a
1:100.
• Opere d’arte.
• Planimetria catastale con un intorno significativo, comprese le aree di salvaguardia nel caso di acque destinate al consumo
umano.
• Certificato catastale o altro atto comprovante la proprietà degli immobili interessati dalla derivazione.
• Estratto autentico di mappa catastale
• N. 2 planimetrie catastali di cui una elettronica quotate e georeferite dello stato attuale dei luoghi, comprendente l’alveo del
corso d’acqua ed il relitto fluviale (di cui una in bollo da € 1,81) in scala 1:2000 aggiornata con misure atte alla corretta
individuazione dell’area richiesta. Il perimetro dell’area richiesta dovrà essere georeferito con sistema di riferimento WGS
84 fuso 33 – EPSG:32633, o Gauss-Boaga Zona 2 EPSG:3004 e gli elaborati dovranno essere vidimati da libero
professionista ed in formato A3;
• Visura catastale aggiornata della particella di sbarco;
• Certificato Camerale (per Enti o Società) in data non anteriore a sei mesi, con annotazione del Nulla Osta ai sensi della
L.575/65 art. 10 e s.m. (se trattasi di Ditta e/o Società);
• N°2 Sezioni Trasversali di cui una elettronica , relativi all’opera di realizzare e che contribuiscano ad acclarare il rapporto
dell’opera da realizzare rispetto all’officiosità idraulica del corso d’acqua;
• N°2 Profilo Longitudinale di cui uno in formato elettronico dell’opera che evidenzi le profondità e la lunghezza
dell’occupazione di area demaniale, dovranno essere riportate le opere d’arte incontrate lungo il percorso e l’inizio e la fine
dell’area demaniale occupata;
• Ampia Documentazione Fotografica di un tratto significativo di alveo in corrispondenza dell’area interessata oggetto di
richiesta di concessione opportunamente estesa anche ai circostanti piani di campagna con prospettive che possano
mettere in evidenza il reale stato dei luoghi;
• N°1 file DXF relativa all’area richiesta in concessione georeferenziato (WGS 84 fuso 33 – EPSG:32633, o Gauss Boaga Zona
2 – EPSG:3004);
• Vincolo Idrogeologico rilasciato dalla Regione Calabria e/o dall’ente delegato ;
• Autocertificazione antimafia del soggetto o della Ditta richiedente resa ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. 28.12.2000, n. 445;
• Autocertificazione del richiedente, (D.P.R. 445/2000) che attesti che sull’area richiesta non sia a conoscenza dell’esistenza
di contenziosi, procedimenti in corso, sequestro della stessa da parte della Magistratura, etc.;
• Autocertificazione attestante la regolarità negli adempimenti tributari con la Regione Calabria (art. 21 c.2 L.R. Calabria
69/2012)
• Dichiarazione di assenza di conflitto di interessi anche potenziale e di impegno ad osservare le disposizioni previste nel
codice di comportamento approvato con delibera del S.M. n. 92 del 27.10.2020;
• Relazione idraulica sul calcolo della portata minima, massima e media del corso d’acqua, che graficamente dovrà essere
riportata nella sezione in corrispondenza dell’opera di presa.
• Schema del ciclo delle acque e relazione descrittiva dall’opera di presa fino alla restituzione.
• Calcolo del Deflusso minimo vitale oggi Deflusso Ecologico.

Usi soggetti a concessione demaniale
Fanno parte del Demanio Idrico:

  • Tutte le acque superficiali pubbliche;
  • Le particelle catastalmente intestate a “Demanio Pubblico dello Stato per leopere idrauliche di 2° categoria”, o altre dizioni analoghe che inequivocabilmente fanno riferimento al Demanio Idrico, come determinato dal c.c. articoli 822, 945, 946, nonché tutti i corsi d’acqua pubblica come determinati dalle norme vigenti.

Sono soggette a concessione demaniale tutte le occupazioni o l’utilizzazione di aree appartenenti al Demanio Idrico, terreni e specchi d’acqua, compreso opere di attraversamento aereo o sotterraneo dei corsi d’acqua pubblici e scarichi idrici in essi.
Le utilizzazioni del demanio idrico senza titolo concessorio incorrono nelle sanzioni previste dagli artt. 219 e 222 del R.D. 1775/193 e dal D.Lgs. 152/2008 e ss.mm.ii.